Sirigu vuole convincere Ventura a convocarlo in Azzurro: la sfida a Perin è già iniziata, ma dopo l’ottima prestazione con il Benevento ora deve confermarsi

Se il Torino è tornato dal “Vigorito” di Benevento con tre punti in più in classifica è anche grazie alle parate di Salvatore Sirigu. In più di un’occasione l’estremo difensore è stato determinante, riuscendo a chiudere lo specchio della propria porta a Ciciretti, Coda, Lazaar e compagni. Ma il difficile per il numero 39 granata arriva adesso: dopo le lodi, i voti alti in pagella, Sirigu dovrà ora riuscire a ripetersi. Mantenere inviolata la propria porta per tre partite consecutive non è un compito semplice, Joe Hart nella scorsa stagione non ci è mai riuscito e neanche i suoi predecessori nei due anni precedenti hanno avuto miglior fortuna. L’ultima volta che la porta del Torino è rimasta imbattuta per tre gare di fila in serie A è stata nel gennaio del 2014, ovvero nella stagione che è terminata con la qualificazione all’Europa League. Daniele Padelli riuscì prima a vanificare i tentativi di trovare il gol dei giocatori della Fiorentina (0-0 nell’ultima giornata di andata), poi si ripeté con quelli del Sassuolo e dell’Atalanta (doppio successo del Toro in quelle due partite: 0-2 in casa dei neroverdi, 1-0 contro i nerazzurri all’Olimpico).

Mantenere la propria porta imbattuta per il terzo turno consecutivo potrebbe inoltre permettere a Sirigu di avvicinarsi a quella maglia Azzurra che desidera. Non è un mistero che il portiere ambisca a rientrare nel gruppo della Nazionale in vista del Mondiale in Russia, ma convince Giampiero Ventura non sarà semplice. Per quanto riguarda i primi due portieri le gerarchie nell’Italia sono chiare: Gigi Buffon è il titolare, Gigio Donnarumma il dodicesimo. Ma per il ruolo di terzo portiere la corsa è aperta: Mattia Perin è al momento davanti nelle preferenze del ct dell’Italia ma Sirigu può sperare di riuscire a superare il collega del Genoa. Il portiere del Torino dovrà riuscire a confermarsi sui livelli del “Vigorito”, se ce la farà la strada verso la nazionale potrà mettersi in discesa: blindare la propria porta anche contro la Sampdoria potrebbe essere il modo ideale per proseguire la sfida a distanza con Perin.


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carlo (Tifoso del Toro, quello che si chiamava Toro: non l'ex Toro di oggi, inneggiato dalla Redazione di poliestere di Agnelli & Cairo)
carlo (Tifoso del Toro, quello che si chiamava Toro: non l'ex Toro di oggi, inneggiato dalla Redazione di poliestere di Agnelli & Cairo)
8 anni fa

Facciamo “outing”, come si dice oggi: il calcio in sé per sé non ci interessa più. Se non come scusa per litigare sulla società e sui soldi. Fanciulli, non vi ricordate cosa si faceva una volta? Tempo fa, dico. Più tempo fa. Nessuno se lo ricorda.

carlo (Tifoso del Toro, quello che si chiamava Toro: non l'ex Toro di oggi, inneggiato dalla Redazione di poliestere di Agnelli & Cairo)
carlo (Tifoso del Toro, quello che si chiamava Toro: non l'ex Toro di oggi, inneggiato dalla Redazione di poliestere di Agnelli & Cairo)
8 anni fa

Ho saputo una notizia certa. Il tifoso del Toro, dopo il mercato, si è spento, non scrive più, dorme parecchio, fa solitari in stanza con le carte, si annoia. Non viene nemmeno qua su Toro punto it, punto di ritrovo bellissimo, a discutere. La noia regna. Proporrei di riaprire il… Leggi il resto »

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